Sankofa si può riferire sia alla parola nella lingua akan del Ghana, che si può tradurre in italiano come “torna indietro e prendilo” (san – ritornare; ko – andare; fa – guardare, cercare e prendere) oppure al simbolo Asante Adinkra di un uccello con la testa rivolta indietro che prende un uovo dalla sua schiena, o un cuore stilizzato. Il simbolo è spesso associato al proverbio “Se wo were fi na wosankofa a yenkyi,” che significa “non è sbagliato tornare indietro per quello che ti sei dimenticato.”
Ma è anche quello che si fa in psicoterapia – si creano collegamenti.
Non possiamo privarci del passato né delle sue lezioni sia buone che cattive che siano.
Nella psicoterapia sistemica, le relazioni presenti e passate vengono viste come sistemi di interazione e possono essere legate tra loro. Il nostro passato può agire sul presente, producendo effetti “buoni” o “cattivi”.
Quindi, anche in terapia si torna indietro ricercando ciò che si è dimenticato, per capire quanto gioca nella nostra vita quotidiana, per vedere quali sono le cose utili e importanti da tenere e quanto invece sono disfunzionali.
Dopo aver visto il passato sarà possibile correggere il presente.