Iniziamo a precisare che il sessuologo clinico è uno psicologo o un medico che ha conseguito la specializzazione frequentando una scuola post-laurea di quattro anni ed è iscritto all’albo dei sessuologi.
Nel mio caso, ad esempio, mi sono laureata in psicologia, specializzata in psicoterapia sistemico-relazionale e poi ho frequentato un corso quadriennale in sessuologia clinica.
Il sessuologo clinico è uno specialista che si occupa di prevenzione, diagnosi e cura di problemi relativi alla sfera sessuale.
Problemi che non hanno origine organica ma psicologica, emotiva, sociale e culturale.
Il sessuologo clinico deve avere anche competenze sul funzionamento fisiologico degli organi che afferiscono alla sessualità.
Eventuali implicazioni organiche vanno valutate avvalendosi della collaborazione di specialisti come ginecologo o andrologo.
Qualche esempio di cosa fa il sessuologo:
- Diagnosi e cura di disturbi e disfunzioni sessuali di natura psicologica o traumatica.
- Educazione alla corporeità individuale e relazionale.
- Educazione alla sessualità, all’orientamento e all’identità sessuale.
- Prevenzione delle problematiche, di disturbi e malattie correlate al sesso e alla sessualità
- Educazione all’igiene sessuale
- Rieducazione sessuale
- Consulenze per Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e percorsi di fecondazione
Solitamente suddivide il percorso in due fasi: la prima è la fase detta “di consulenza” durante la quale si raccolgono i dati, si fa una sintesi (e prima valutazione) del problema presentato e si propone un progetto terapeutico.
La seconda è rappresentata dalla terapia vera e propria.