La donna di oggi vuole godersi la vita ed affermarsi allo stesso tempo.
Le “ prigioni esterne”,
che obbligavano la donna a ruoli da lei non necessariamente desiderati (figlia, madre, nonna) non esistono più.
L’autonomia culturale e finanziaria che si è conquistata le permette di scegliere.
Questo è uno dei motivi per cui le separazioni coniugali sono più frequentemente richieste dalle donne di oggi che prima per sopravvivere e per proteggere i loro figli dovevano accettare qualunque sopruso.
Oggi la donna può decidere se essere madre o carrierista, se dedicarsi alla casa o delegare questi ruoli femminili tradizionali ad altre figure a pagamento, occupando il suo tempo in altre attività, per esempio in una professione appagante.
Ma a parte queste prigioni esteriori, ci sono anche le “prigioni interiori”
rappresentate dai grandi principi ricevuti attraverso l’educazione, che invece di essere delle valide guide per la vita, costituiscono dei coperchi sempre più pesanti e fuori tempo.
Sono principi che impongono una maniera di fare e uno stato d’animo calcato su quello che si aspettano gli altri.
Nei confronti di queste norme interne le giovani donne hanno due possibilità:
affrontarle o sottomettersi rinunciando ai propri desideri.
Quali sono i desideri della donna di oggi?
Essere felice e godere della propria vita.
Alcune cercano la sicurezza, altre inseguono la creatività.
Molte investono le loro energie nella vita privata, perché le grandi istituzioni pubbliche le hanno tradite: la politica, in primis, ma anche un certo tipo di religione che stabilisce quello che è vero o falso non lasciando alle persone – e in particolare alle donne – l’esercizio di un benché minimo libero arbitrio.
Alcune donne si dedicano allo sport, altre, attratte dal lusso, tentano la scalata sociale. Altre ancora corrono dietro ad un marito che le protegga e le faccia crescere individualmente e socialmente.
Alcune vivono la maternità come la principale forma di realizzazione, altre invece, corrono dietro alla perfezione del loro corpo e al mantenimento di una bellezza giovani.
Opera di Anastasia Nilskaya